
Possiamo dire che Federalberghi batte Booking.com. Grazie al Ddl concorrenza gli hotel sono liberi di fare sconti: le clausole sono nulle.
In Germania è legge ormai da tempo, in Francia lo è dal 10 luglio, grazie alla legge Macron approvata dall’Assemblea Nazionale, adesso è legge: le clausole di Parity Rate (quindi non solo nel caso di Booking.com, ma anche quelle di Venere, Expedia e tutte le altre OTA) sono nulle.
La richiesta è arrivata da Federalberghi e la camera ha approvato con 434 voti a favore e 4 contrari.
Cosa comporta per gli hotel?
Gli hotel e le strutture ricettive in genere saranno liberi di applicare sconti o prezzi diversi sulle OTA rispetto al loro sito. Quindi sarà possibile avere dei prezzi più bassi nel proprio sito web e attirare le prenotazioni dirette, avendo un maggiore controllo sul cliente e i servizi offerti, a tutto vantaggio del cliente finale.
Estratto della normativa:
"nullo ogni patto con il quale l’impresa turistico-ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale, con qualsiasi modalità e qualsiasi strumento, prezzi, termini e ogni altra condizione che siano migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di soggetti terzi"
Copyright © 2021 by Mediacy srl - P.IVA 04080820279
Capitale Sociale € 10.000,00 i.v. REA VE 363994